Michele Salomone presenta ''La mia voce in biancorosso''
Storie, aneddotica, vita privata e professionale, si intrecciano in “La mia voce in biancorosso”, la prima fatica letteraria del noto giornalista e radiocronista del Bari, Michele Salomone ospitato dall’associazione culturale “Darf” e dalla testata giornalistica “Noci24”, presso il Chiostro delle Clarisse, lo scorso 4 febbraio.
L’opera può, a giusto avviso, considerarsi una straordinaria lezione di giornalismo ed etica professionale, frutto degli insegnamenti di ben 38 anni di carriera radiofonica ininterrotta. Dagli albori del percorso alle ultime vicende, Salomone si è raccontato all’attento uditorio, rispondendo alle domande dei giornalisti sportivi Mariano Casulli e Marianna D’Onghia.
“Sono entrato negli studi di Bari Canale 100, in modo molto casuale. Partecipai al casting, presso lo stadio della Vittoria, convinto di non essere preso dato il mio evidente problema di balbuzie. Ma dinanzi a quel microfono, in quel momento, il problema non si manifestò. E fui sorpreso quando, pochi giorni dopo, mi richiamarono dandomi la notizia. Da quel momento non potetti mai pensarmi senza cuffie” - ha esordito l’autore con la sua caratteristica autoironia e quella voce che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere.
Oltre 1900, tra radiocronache e apparizioni televisive, hanno reso di Salomone una vera e propria icona non solo del Bari calcio e dei suoi fedelissimi tifosi, ma anche dell’intera città. “Sono numerose le manifestazioni di affetto che ricevo ogni giorno per strada e sui social; questa è la mia più grande vittoria”. Da Canale 100 a Radio Norba, passando per radio Puglia, serietà e pronunciato senso critico hanno guidato il suo percorso, “Il vero giornalista non deve fare domande accomodanti, ma scomode. E’ troppo banale chiedere ad un giocatore, cosa abbia provato nel segnare.” chiosa l’autore.
Nell’opera si alternano i ritratti di alcuni dei personaggi che hanno maggiormente colpito Salomone durante la sua carriera, in un’analisi attenta e precisa. Nel corso della conversazione si è parlato anche di “calcioscommesse”, un argomento volutamente estromesso nella narrazione dal giornalista, fermo sostenitore del rispetto e dell’onestà, quali valori cardine della disciplina sportiva. Sul finale, l’autore si è ben disposto ad autografi e foto di rito.